Questa storia parte da lontano, dall’omicidio di Giulia Cecchettin nel 2023, per mano del suo ex ragazzo.
Sull’onda emotiva del numero sempre crescente dei femminicidi e che ha, ormai, le dimensioni di una vera e propria emergenza sociale, la professoressa Tiziana Mastropasqua decide di sviluppare il tema in classe con le studentesse dell’allora 4C del liceo linguistico dell’I.S.I.S.S. Tonino Guerra di Novafeltria. Così iscrive la classe ad un concorso di storytelling.
Le ragazze scrivono un monologo originale in cui la protagonista, Emma, racconta la sua vicenda: come innamorarsi a 18 anni e rimanere vittima di una relazione che, da amore, ben presto si trasforma in un morboso desiderio di possesso da parte del suo ragazzo, Tommaso, e che la condurrà alla morte. Il monologo viene poi ripreso nel Teatro Sociale di Novafeltria con l’aiuto di Isadora Angelini e Luca Serrani del teatro Patalò.
Quest’anno il progetto prosegue e le ragazze, ormai in quinta, decidono che sarebbe bello poter raccogliere dei fondi per l’acquisto di una panchina rossa. Parte così una campagna di sensibilizzazione all’iniziativa. A seguito di un incontro con l’assessore alla cultura, Elena Vannoni, la prof.ssa entra in contatto con l’avv. Diego Dell’Anna. Si riesce a trovare uno sponsor: il Lions Club Ariminus Montefeltro di cui l’avvocato è Presidente. Il Club apprezza molto l’opera realizzata dalle ragazze e il messaggio che vuole veicolare: la panchina verrà acquistata dal Lions e donata alla scuola.
Ed è così che stamattina, 24 maggio 2025, nell’aula magna dell’istituto Tonino Guerra, alla presenza del dirigente scolastico, Francesco Tafuro, c’erano tutti: studenti, professori, Consiglio di Istituto, il vicesindaco, rappresentanti del Lions Club oltre che rappresentanti delle forze dell’ordine.
La panchina rossa è stata inaugurata con una cerimonia d’apertura alle ore 10 ed è collocata all’interno della scuola per testimoniare l’impegno dell’intera comunità scolastica contro tutti gli abusi di cui le donne sono vittime.
Accanto alla panchina, oltre alla targa commemorativa, sullo sfondo di un murales realizzato con l’aiuto del professore Simone Paci, ci sono il numero antiviolenza 1522 e un messaggio: “Se pensi che la violenza non ti riguardi, sei parte del silenzio che le dà vita. E’ ora di romperlo”.
Alle ragazze della 5C e a tutti coloro che hanno permesso la realizzazione di questo progetto un grande
GRAZIE.
T.M.
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